Centro Emmanuel
Il consumo di droga in Egitto è più che triplicato dalla rivoluzione del 25 gennaio 2011 che ha portato alla deposizione di Mubarak: un rapporto ufficiale del Consiglio Nazionale di lotta contro la dipendenza dalle droghe (Ncfta) afferma che sono circa sei milioni i consumatori di sostanze stupefacenti pari all’8,5% della popolazione.
Sempre secondo lo studio, più di 400000 studenti liceali assumerebbero regolarmente delle droghe come ad esempio il Bango, un’erba simile alla marijuana facilmente coltivabile e di poco costo, mentre sul mercato locale non mancano cocaina, eroina e droghe chimiche come l’ecstasy e la metamfetamina.
Noi abbiamo iniziato nel 2004 ad occuparci del problema droga in un momento in cui sembrava non esistere: la realtà veniva nascosta da un assoluto tabù che copriva totalmente la situazione già gravemente in atto.
Don Mina insieme ai suoi volontari ha così deciso di girare casa per casa, e pur incontrando diffidenza paure e silenzi ha scoperto ragazzi affetti da dipendenze nascosti o persino segregati in casa dalle famiglie: riuscire a far luce sulla verità è stato un lavoro durissimo lunghissimo e rischiosissimo. Qualche tempo dopo abbiamo acquistato una terra in pieno deserto, scavato un pozzo per irrigare i futuri campi e cominciato a costruire la casa, terminata solo dopo otto anni di lavori e di sforzi.
Da allora ad oggi, dopo un lungo lavoro di prevenzione e di informazione, la situazione si è capovolta: adesso sono le famiglie, specialmente le mamme, a cercare l’aiuto del Centro Emmanuel, mentre i ragazzi stessi cominciano ad essere coscienti della gravità della loro dipendenza.
Con la terapia dei “10 passi” i giovani ( attualmente 16 ) assistiti da terapeuti, da medici e psicologi e da Don Mina personalmente, riescono a intraprendere e portare avanti un cammino di guarigione confortati da una vita comunitaria e dalla condivisione delle proprie sofferenze. Fanno parte integrante di questo percorso i lavori di manutenzione della casa, di irrigazione e coltivazione dei campi, che forniscono loro anche capacità lavorative utili per il futuro.
Così come i bambini di strada attraverso la nostra Opera recuperano la loro fanciullezza, questi ragazzi riscoprono con la guarigione la propria giovinezza, la gioia di vivere, di innamorarsi ancora e di diventare mariti e padri: molti dei ragazzi guariti,( circa 1000 dall’inizio della nostra Opera, oltre ai tanti ragazzi aiutati e indirizzati anche se non interni al centro Emmanuel) hanno creato infatti una nuova famiglia e messo al mondo figli. Altri hanno iniziato a lavorare attraverso il progetto di Microcredito e comunque tutti continuano ad avere rapporti mensili di contatto e verifica col centro Emmanuel che non li abbandona mai e sempre porta avanti con loro il messaggio della vita ritrovata.
Un grazie di cuore alla Fondazione Emmanuel di Lecce che ha sostenuto interamente il nostro centro fino al 2017.
Centro Emmanuel
Il consumo di droga in Egitto è più che triplicato dalla rivoluzione del 25 gennaio 2011 che ha portato alla deposizione di Mubarak: un rapporto ufficiale del Consiglio Nazionale di lotta contro la dipendenza dalle droghe (Ncfta) afferma che sono circa sei milioni i consumatori di sostanze stupefacenti pari all’8,5% della popolazione.
Sempre secondo lo studio, più di 400000 studenti liceali assumerebbero regolarmente delle droghe come ad esempio il Bango, un’erba simile alla marijuana facilmente coltivabile e di poco costo, mentre sul mercato locale non mancano cocaina, eroina e droghe chimiche come l’ecstasy e la metamfetamina.
Noi abbiamo iniziato nel 2004 ad occuparci del problema droga in un momento in cui sembrava non esistere: la realtà veniva nascosta da un assoluto tabù che copriva totalmente la situazione già gravemente in atto.
Don Mina insieme ai suoi volontari ha così deciso di girare casa per casa, e pur incontrando diffidenza paure e silenzi ha scoperto ragazzi affetti da dipendenze nascosti o persino segregati in casa dalle famiglie: riuscire a far luce sulla verità è stato un lavoro durissimo lunghissimo e rischiosissimo. Qualche tempo dopo abbiamo acquistato una terra in pieno deserto, scavato un pozzo per irrigare i futuri campi e cominciato a costruire la casa, terminata solo dopo otto anni di lavori e di sforzi.
Da allora ad oggi, dopo un lungo lavoro di prevenzione e di informazione, la situazione si è capovolta: adesso sono le famiglie, specialmente le mamme, a cercare l’aiuto del Centro Emmanuel, mentre i ragazzi stessi cominciano ad essere coscienti della gravità della loro dipendenza.
Con la terapia dei “10 passi” i giovani ( attualmente 16 ) assistiti da terapeuti, da medici e psicologi e da Don Mina personalmente, riescono a intraprendere e portare avanti un cammino di guarigione confortati da una vita comunitaria e dalla condivisione delle proprie sofferenze. Fanno parte integrante di questo percorso i lavori di manutenzione della casa, di irrigazione e coltivazione dei campi, che forniscono loro anche capacità lavorative utili per il futuro.
Così come i bambini di strada attraverso la nostra Opera recuperano la loro fanciullezza, questi ragazzi riscoprono con la guarigione la propria giovinezza, la gioia di vivere, di innamorarsi ancora e di diventare mariti e padri: molti dei ragazzi guariti,( circa 1000 dall’inizio della nostra Opera, oltre ai tanti ragazzi aiutati e indirizzati anche se non interni al centro Emmanuel) hanno creato infatti una nuova famiglia e messo al mondo figli. Altri hanno iniziato a lavorare attraverso il progetto di Microcredito e comunque tutti continuano ad avere rapporti mensili di contatto e verifica col centro Emmanuel che non li abbandona mai e sempre porta avanti con loro il messaggio della vita ritrovata.
Un grazie di cuore alla Fondazione Emmanuel di Lecce che ha sostenuto interamente il nostro centro fino al 2017.